Vi potrà sembrare strano parlare di apertura tempo prima, ma quando la posta in gioco è decisamente alta ed il pesce in questione è così intrigante, la cosa migliore da fare è prepararsi con cura per il periodo sfrenato di pesca che andremo ad affrontare. Il perché di tutto ciò è da ricercare nel fatto che, quando riprenderemo la pesca all’esocide, le condizioni saranno assai diverse da quelle che abbiamo lasciato.
Credetemi, molti pescatori si scordano di cambiare approccio e non sfruttano nel modo migliore un periodo così interessante. Vediamo dunque di approfondire le modalità, per trascorrere delle sessioni di pesca al luccio indimenticabili.
GLI SPOT
Il luccio, una volta terminata (speriamo felicemente) la riproduzione, abbandona pian piano i luoghi di frega e riguadagna gli spazi aperti; o comunque zone dove, vista l’ aumentata temperatura soprattutto dell’ acqua, potrà sfogare gli istinti prima repressi od inibiti. In primis la fame, che dopo le fatiche riproduttive si fa sentire, ma anche altri istinti. Ottimi spot sono i collegamenti dei bracci morti e delle lanche col fiume, specie nei primi giorni.
Nelle lanche invece prive di immissari ed emissari vari di norma l’ esocide non stazionerà in acque molto profonde, prediligendo quelle discretamente basse che risentono in misura maggiore del riscaldamento diurno (e spesso non solo diurno), richiamando anche il “pesce foraggio” del quale, come detto, ha ora particolarmente bisogno. Nelle rogge e nei canali sono ottimi gli invasi delle briglie; tuttavia la sua ricerca può estendersi anche lungo il corso, ma non ancora in acque un po’ troppo mosse, che diventeranno invece interessanti nel periodo caldo.
GLI ARTIFICIALI
Tutto quanto detto fa prediligere gli artificiali a forma di pesce (minnows, siliconici e simili), ma gli istinti legati al disturbo, alla territorialità ecc., che prima il luccio non ha potuto sfogare, rendono interessanti anche i vecchi rotanti ed ondulanti, nonché gli spinnerbait. Insomma, una scelta abbastanza equilibrata ma con una certa prevalenza al discorso fame.
GLI ORARI
Diventano buoni gli orari verso il tramonto, più di quanto non lo fossero alla chiusura. Sembra sciocco ma valutate se pescare prima o dopo aver cenato. Insomma, il momento buono non va passato a tavola. Tuttavia anche in pieno giorno si possono avere buone opportunità, specie se ci troviamo nella situazione che vediamo subito.
IL METEO
Fattore di estrema importanza sempre. All’ apertura, come d’altronde più avanti, non perdetevi i primi temporali (può succedere) ed anche i giorni piovosi, quando l’ escursione termica giorno-notte è minore. Ascoltate previsioni meteo affidabili (non è facile come sembra) e, quando la pressione è in ribasso, potreste avere giornate da capogiro.
N.B. Il luccio, come scrissi a suo tempo su di una nota rivista, è un barometro che capta l’ arrivo di piogge e temporali a partire da circa 48 ore prima!
IL RECUPERO
Permettetemi di dire che molti pescatori curano troppo poco il recupero, sempre e per ogni specie. Avremo occasione di vederlo più a fondo ma, ora, due consigli: recupero lento e molto variato.
L’ ATTREZZATURA
Robusta, è ovvio, ma quello che è molto importante è avere una canna piuttosto rapida, ma comunque sensibile, ed un mulinello che non tradisce. Questo potete anche notarlo dalle foto a corredo dell’ articolo, che spero incontri il vostro favore. A risentirci presto!
Roberto Granata – Noi Siamo Pescatori
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