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La pesca alla trota in torrente è una delle discipline preferite dai pescatori italiani. Ogni anno vengono organizzate competizioni ed eventi volti anche ad insegnare la pesca ai più piccoli. In fondo quante volte da pescatori ci siamo fermati a guardare un fiume che scorre, un piccolo torrente che nasce dalle montagne; e quante volte abbiamo lasciato che i nostri pensieri venissero portati via da quella corrente.

Il fiume è un ambiente meraviglioso che può regalare emozioni speciali come nessun altro luogo è capace di fare. Ma cosa occorre sapere per pescare in fiume? Innanzi tutto iniziamo con la divisione fondamentale che si erige tra i pescatori di fiume: Tocco e Spinning.

La prima tecnica, la più antica, è quella che prevede l’utilizzo di esche vive, solitamente lombrichi e camole del miele. Il tocco si pratica utilizzando canne lunge fino a undici metri e montature a galleggiante o con una corona (spallinata di piombini). Solitamente un pescatore al tocco si riconosce dai mille terminali pronti agganciati al gilet multitasche.

Lo spinning invece è una tecnica più recente ed è un tipo di pesca più dinamica. Si pratica, a differenza del tocco, con canne monopezzo o bipezzo che vanno da 1,80 metri a 3 metri. La caratteristica principale dello spinning è l’esclusivo utilizzo di esche artificiali (sia hardbait che softbait). La montatura è piuttosto minimal, in quanto si usa una lenza madre diretta a cui viene legato uno sgancio rapido, che rende ancora più dinamica questa tecnica.

Ovviamente lo spinning viene praticato per tutti i tipi di predatori che amano il movimento e le vibrazioni (come ad esempio lucci, black bass, cavedani ecc.).

Adesso vediamo qualche consiglio valido sia per la pesca al tocco, sia per la pesca a spinning. “Leggere” il manto acquoso che scorre sul letto del fiume è molto importante per comprendere le zone di stazionamento delle trote. Sostanzialmente possiamo individuare due tipi di spot: la buca e la corrente.

La buca è un tratto o un angolo del fiume in cui l’acqua rallenta considerevolmente la sua corsa a causa di una differenza di profondità rispetto al letto centrale. Qui solitamente stazionano le trote che si cibano di bacche, piccoli insetti e altri elementi che vivono o cadono dagli alberi e dalle piante limitrofe alla buca. Per questo motivo sia con un bel minnow o con una gomma generosa, è necessario scavare a fondo per insidiare qualche trota di taglia che staziona sul fondo della buca.

La corrente invece è quella zona del fiume in cui le trote stazionano in attesa di insetti e cibarie che vengono trasportate dalla corrente. In questi tratti potrebbe essere favorevole lasciare che la nostra esca venga trasportata dalla corrente, oppure se stiamo pescando con un cucchiaino, possiamo recuperarlo da monte a valle (quindi a verso di corrente), per simulare il movimento di un’ape o un altro insetto in difficoltà.

Non dimentichiamo che l’approccio al fiume deve essere fatto sempre in sicurezza, quindi muniamoci prima di stivali cosciali o waders in modo da non scivolare sulle rocce bagnate. Inoltre ricordiamo di portare sempre con noi un disifettante e un kit di primo soccorso. La sicurezza ed il divertimento si raddoppiano con un amico; approcciare al fiume in compagnia è sempre meglio!

Detto ciò, ci sono anche delle regole da seguire per poter praticare questo tipo di pesca:

  • E’ possibile pescare la trota in fiumi e torrenti a partire dalla prima domenica di marzo, fino all’ultima domenica di settembre (salvo delibere che variano da regione a regione).
  • Per praticare la pesca in tutte le acque sul territorio italiano è necessario essere muniti di licenza e tassa regionale pagata, che puoi acquistare o rinnovare con un click su geoticket.it o sulla app ufficiale di Geoticket.
  • Inoltre bisogna rispettare i tratti riservati e in concessione alla F.I.P.S.A.S. o ad altre associazioni di pesca, in cui potrebbero essere necessari dei permessi, sempre acquistabili con un click su geoticket.it o sulla app ufficiale di Geoticket.
  • Non tutti i pesci possono essere portati a casa. La trota in particolare può essere prelevata con una misura minima di 22 centimetri, facendo anche attenzione alle specie che in alcune zone potrebbero essere protette (come ad esempio la marmorata).
  • E’ vietato inoltre pescare a meno di dieci metri dai ponti e dalle zone di riproduzione.

Per ogni altro chiarimento ci si può informare sull’app ufficiale di Geoticket, su quella di Noi Siamo Pescatori e presso gli enti comunali e regionali.

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