Categories:

Eccoci al secondo capitolo dedicato al Carpfishing. Come già accennato “nell’edizione” precedente, non si può parlare di questi tecnica di pesca senza preservare il posto cardine di argomentazione alle boilies e tutti gli inneschi inventati ed utilizzati negli anni. Iniziamo dunque a parlare della boilies, innesco a forma sferica, con aroma e colore. In commercio ci sono una miriade di tipologie diverse, per dimensione, qualità, utilità, prestazioni, gusto e colore.

La boiles primaria è quella affondante, progettata per rimanere sul fondo. Vi sono gusti di ogni genere come già preannunciato, tuttavia i più classici a mio avviso sono: crema, banana, fragola e pesce.

Ogni ambiente richiede un gusto e un colore diverso: la valutazione di quest’ultimi dipende molto dalla profondità, dalla limpidezza dell’acqua, dalla presenza o assenza di cibo naturale, alla pressione di pesca e tanti altri fattori che possono sfuggire anche all’occhio più attento ed esperto. Navigando in internet si possono trovare anche scale di colore visto in modalità subacquea, vedendo quale colore si nota ad una determinata profondità.

La seconda famiglia di boilies consiste nelle bilanciate. Tipologia di innesco relativamente moderna che permette prestazioni meno grossolane al rig, dandogli fluidità nel movimento e meno pesantezza nell’asportazione della carpa. Mi piace definire le bilanciate come pop-up depotenziate. In poche parole, tendono a galleggiare, ma con il solo peso dell’amo si bilanciano ed assumono un assetto neutro.
L’amo è appoggiato sul fondo, o appena sospeso, ed è come se queste esche da carpa “danzassero” a pochi centimetri dal fondale.

La terza famiglia è quella delle boilies pop-up, cioè galleggianti. All’inizio le pop-up erano di colori abbastanza tenui: rosso pallido, giallino e marrone chiaro. Con il passare del tempo sono diventate di colori molto brillanti e tal volta poco naturali. Ad oggi esistono di ogni colore, sono molto più galleggianti di un tempo e sanno mantenere questa loro abilità.

Esistono sul mercato e nella concezione del Carpfishing due classi di boilies: innesco e pastura. Le boilies da innesco solitamente composte da più farine e più ricche di elementi attrattivi e nutritivi; a differenza di quelle da pastura ugualmente attrattive ma generalmente più povere di farine. Di teorie sugli inneschi ce ne sono a palate; due di quelle a cui faccio fede particolarmente sono: la boilies scarica e la ricerca di naturalezza.

Nel primo caso un pesce “esperto” quindi presumibilmente di grossa taglia ha molta accortezza su ciò che mangia; ovviamente è più difficile trarre in inganno una carpa anziana perché difficilmente si mette a mangiare in un cumulo di palline freschissime e di un colore palesemente non segnato dalla decomposizione naturale dello stesso. Io credo che una carpa andrà più facilmente a mangiare in uno spot con boilies scariche e di un colore spento. A sostenere la mia seconda teoria della naturalezza, la carpa preferisce gusti classici e colori naturali, in linea di massima. Poi ognuno ha le sue credenze e questo è il lato meraviglioso della pesca.


Come ultimo ma non meno importante è l’introduzione delle plastiche anche nella nostra disciplina che possono essere d’aiuto in particolari situazioni.

Il mondo dell’innesco è vastissimo, fonte di guadagno per grandissime aziende e di soddisfazione per chi ama farle a casa. In ogni caso la scelta della giusta boilies è frutto di esperienza e perché no, a volte anche fortuna.

Roberta Guerra – Noi Siamo Pescatori

Condividi Questo Articolo!

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *