Dopo aver parlato delle montature nel precedente articolo, passiamo ora ad analizzare il “vivo” della nostra azione di pesca, ovvero la pasturazione e gli inneschi relazionati alle prede che vorremmo insidiare.
In generale la pastura ha il compito di far entrare in “frenesia alimentare” il pesce. Per questo motivo si pastura generalmente con sfarinati che, una volta in acqua, creano una nuvola odorosa e molto visibile. Tuttavia se il pesce sarà nelle vicinanze di questa scia non troverà niente da mangiare perché questi sfarinati sono fatti in modo da rilasciare molto odore in acqua ma senza che ci sia niente di solido.
In quel momento entrerà in gioco la nostra esca che sarà l’unica cosa di cui i pesci potranno cibarsi.
Tutto ciò ci aiuta a richiamare i pesci in zona e a far prestare meno attenzione a qualche eventuale pericolo. Oltre agli sfarinati si usa molto spesso pasturare con il bigattino che, essendo molto piccolo, aiuterà a “confondere” la nostra esca senza saziare il pesce.
Riguardo le esche come già elencato in un precedente articolo queste possono essere numerosissime nella bolognese: bigattino, coreano, pane, cozza, sarda, gambero sia vivo che sgusciato ecc. Tuttavia come è facile intuire alcuni pesci preferiscono certi tipi di pasture e esche al posto di altre. Ecco un piccolo schema delle prede più comuni e delle loro pasture ed esche preferite.
SARAGO/ORATA
Pasture: bigattini o sfarinati alla sarda, gambero, cozza , coreano.
Esche: bigattino, cozza, gambero sgusciato. Gli esemplari più grandi non disdegnano anche il gambero vivo o i granchietti.
Accorgimenti e consigli: Agli sparidi generalmente piace mangiare un’esca ferma e nei pressi del fondale. Se esso ce lo permette sarà una buona idea appoggiare il terminale sul fondo con inneschi anche belli voluminosi (es. 4/5 bigattini).
SPIGOLA
Pasture: bigattini, sfarinati alla sarda.
Esche: bigattino, gambero vivo, sarda, coreano.
Accorgimenti e consigli: La spigola, preda più ambita dai bolognesari, è uno tra i pesci più difficili da insidiare. Molto furba e sospettosa mangia su terminali molto sottili e spallinate ultra-light. L’esca dovrà “confondersi” al massimo nella pastura quindi sarà una buona idea ad esempio innescare 1 solo bigattino.
CEFALO
Pasture: sfarinati al formaggio o alla sarda.
Esche: pane, pastella, sarda.
Accorgimenti e consigli: Il cefalo è molto attratto dal colore bianco sia per l’esca che per la pastura. La montatura generalmente è molto semplice con galleggianti molto leggeri e una singola torpille (bianca). L’amo non dovrà essere troppo piccolo, ma adatto a reggere un fiocchetto di pane o un tocchetto di sarda (es. n°12/14). Il cefalo mangia spesso molto piano quindi non vedremo il galleggiante affondare completamente ma solo in parte. A volte lo vedremo addirittura “stararsi” cioè coricarsi sul pelo dell’acqua. Questo perché il cefalo mangerà e porterà l’esca verso l’alto.
OCCHIATA
Pasture: bigattino, sfarinati alla sarda/formaggio
Esche: bigattino, gambero sgusciato, piccoli pezzi di sarda, coreano
Accorgimenti e consigli: L’occhiata è forse il pesce più divertente da pescare con la bolognese perché generalmente è presente in piccoli o grandi branchi anche di esemplari di buone dimensioni. Rimane tuttavia un pesce sospettoso e spesso mangia l’esca in caduta o comunque staccata dal fondo.
Samuele – Noi Siamo Pescatori
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